Stemma
Ultima modifica 20 settembre 2022
Di rosso ad una branca di leone d'oro in banda (D.P.R. 10 Settembre 1982)
Osnago è l'antico "Osonacum" citato in un documento del Sec. X raccolto nel Codex Diplomaticus Longobardiae. Fu feudo dei Licini (1651) e dei Parravicini (1776).
Ignazio Cantù nella sua guida (1837) di Osnago ("...Più bello,più ridente ,più è frequentato Osnago...) ricorda in particolare i fastosi palazzi e giardini degli Aresi-Lucini e dei De Capitani.
Lo stemma di Osnago è stato ricavato dallo Stemmario Cremonosano - Sec. XVII ("Osnago": "Di rosso,alla branca di leone strappata e posta in banda d'oro").
Ma è presente anche nello Stemmario Trivulziano - Sec XV (ove la branca tuttavia è di argento) e nell' Archinto - Sec. XVII.
Secondo il Crollalanza le "branche" , ovvero le zampe dei leoni, degli orsi,dei cinghiali e d'altre fiere , "erano molto usate dai Ghibellini, e si spiegano fortezza di valoroso capitano".
Ignazio Cantù nella sua guida (1837) di Osnago ("...Più bello,più ridente ,più è frequentato Osnago...) ricorda in particolare i fastosi palazzi e giardini degli Aresi-Lucini e dei De Capitani.
Lo stemma di Osnago è stato ricavato dallo Stemmario Cremonosano - Sec. XVII ("Osnago": "Di rosso,alla branca di leone strappata e posta in banda d'oro").
Ma è presente anche nello Stemmario Trivulziano - Sec XV (ove la branca tuttavia è di argento) e nell' Archinto - Sec. XVII.
Secondo il Crollalanza le "branche" , ovvero le zampe dei leoni, degli orsi,dei cinghiali e d'altre fiere , "erano molto usate dai Ghibellini, e si spiegano fortezza di valoroso capitano".